Mutui spese ricorrenti
- Spese di istruttoria -quelle che si devono alla banca perché valuti l'opportunità o meno di concedere il finanziamento
- Spese di perizia - Per la valutazione dell'immobile da ipotecare (la perizia deve essere effettuata da un tecnico di fiducia della banca per accertare il valore della casa e che su questa non gravino anomalie o abusi edilizie
- Spese notarili - comprendono l'onorario del notaio e le imposte dovute allo Stato per l'attività contrattuale, in particolare l'iscrizione dell'ipoteca
- Imposta sostitutiva - (0,25% dell'importo finanziato per l'acquisto della prima casa, 2% negli altri casi). La somma percepita dal cliente è quindi inferiore all'importo concesso
- Costi assicurativi - comprendono la polizza incendio scoppio obbligatoria e le eventuali altri polizze richieste dall'ente finanziatore in presenza di condizioni particolari nel contratto di mutuo (come ad esempio una percentuale richiesta superiore all'80% del mutuo)
- Eventuali provvigioni di mediazioni creditizia - se l’operazione è intermediata da un Consulente del Credito, è necessario prevedere l’eventuale provvigione per attività svolta
Per capire quanto costerà accendere il finanziamento è fondamentale far riferimetno non al tasso, ma al Taeg, un indicatore percentuale sintetico di tutti i costi del finanziamento. Nel Taeg non sono considerate le spese notarili.
Detrazioni prima casa mutuo
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Interessi passivi mutuo prima casa - detrazione del 19% fino a un massimo di 4000 euro, per una riduzione di imposta massima applicabile di 760 euro
- oneri accessori - possono essere detratti solo nel primo anno di mutuo e comprendono l'eventuale provvigione per la mediazione creditizia, gli oneri fiscali (compresa l'imposta per l'iscrizione o la cancellazione di ipoteca), le spese notarili, le spese di istruttoria della pratica di mutuo, di perizia tecnica. L'onorario e le spese del notaio per il contratto di compravendita non sono, invece, mai detraibili. Gli oneri accessori si possono detrarre solo per il primo anno.