Secondo le previsioni dell’Osservatorio immobiliare, l’anno appena iniziato sarà caratterizzato da un andamento simile: infatti in base alla diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e all’offerta sul mercato ancora cospicua si ritiene che i prezzi chiuderanno tra -3 e -1%. Le compravendita, invece, aumenteranno ulteriormente per chiudere tra 430 3 440 Mila. Le grandi città, che hanno già avviato un’ inversione di trend sugli scambi, dovrebbero proseguire in questa direzione ma con valori ancora in calo. Lo stesso potrà verificarsi nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.
La stabilità dei prezzi potrebbe verificarsi invece nel 2016 e confermarsi anche per il 2017. Nel 2014 in aumento anche le erogazioni dei mutui. Avvenimento che ha favorito in parte l’avvicinamento all’acquisto della casa. Le banche sono comunque rimaste prudenti e attente e per avere la vera svolta sul mercato bisognerà avere un ulteriore ‘repricing’. Un fattore che interesserà prevalentemente le soluzioni usate ma che non risparmierà le nuove costruzioni per smaltire le abitazioni non ancora vendute. Ad essere premiate soprattutto saranno le case in buono stato e gli immobili di prestigio.
Il segmento della prima casa sarà vivace. Mentre a causa di una pesante tassazione, quello della casa uso investimento e della casa vacanza potrebbero avere una ripresa più ardua. Ma la presenza sul mercato di immobili a prezzi competitivi potrebbe ugualmente indurre gli investitori a cogliere delle buone opportunità. Sul mercato delle locazioni la domanda sarà sostenuta anche se i canoni non dovrebbero aumentare. L’andamento generale dell’economia e dell’occupazione, incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a definire un mercato che, ormai da alcuni mesi vorrebbe ripartire e dovrebbe essere incentivato da una tassazione meno gravosa e anche più certa.