Le imposte da pagare: acquisto prima o seconda casa

Mercoledì, 11 Marzo 2015 11:01
Le imposte da pagare: acquisto prima o seconda casa

Chi acquista un immobile oltre al prezzo da corrispondere per la compravendita dovrà considerare una serie di imposte (imposta di registro, catastale e iva) che variano a seconda che si tratti di una prima o seconda casa e delle caratteristiche del venditore. Vi presentiamo un utile quadro riassuntivo delle imposte da pagare per l'acquisto di un'abitazione

ABITAZIONE PRINCIPALE - ACQUISTO PRIMA CASA

  • acquisto prima casa da privato -
    imposta di registro 2 per cento
    imposta ipotecaria fissa 50 euro 
    imposta catastale fissa 50 euro
  • acquisto prima casa da un'impresa costruttrice (o di ristrutturazione) non esente da iva
    iva 4 per cento
    imposta di registro fissa 200 euro 
    imposta ipotecaria fissa 200 euro
    imposta catastale fissa 200 euro
  • acquisto prima casa da impresa esente da iva
    imposta di registro 2 per cento 
    imposta ipotecaria fissa 50 euro 
    imposta catastale fissa 50 euro

ACQUISTO SECONDA CASA (quando non ci sono i requisiti da parte acquirente per usufruire delle agevolazioni prima casa)

  • acquisto seconda casa da privato
    imposte di registro 9%
    imposte catastale 50 euro
    imposte ipotecaria 50 euro
  • acquisto seconda casa da impresa esente da iva
    imposta di registro 9%
    imposta ipotecaria 50 euro
    imposta catastale 50 euro
  • acquisto seconda casa da impresa soggetta a iva
    iva al 10% o al 22% nel caso di immobili di lusso
    imposta di registro 200 euro
    imposta catastale 200 euro
    imposta ipotecaria 200 euro

Se il venditore è un’impresa, la cessione è sempre esente da iva, a eccezione di questi casi:

  • vendite effettuate dalle imprese costruttrici o di ripristino dei fabbricati entro 5 anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento
  • oppure anche dopo i 5 anni se il venditore sceglie di sottoporre la cessione a iva (la scelta va espressa nell’atto di vendita)

Vendite di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali, per le quali il venditore sceglie di sottoporre la cessione a iva (anche in questo caso, la scelta va espressa nell’atto di vendita)