Nel nuovo APE dovrà essere presente anzitutto l’indice di prestazione energetica riferito all’intero edificio, così come la qualità energetica del fabbricato in cui è collocata l’abitazione. Si dovranno indicare le emissioni di anidride carbonica, così come la quantità dell’energia esportata. Le sette classi energetiche diventeranno dieci, con una gamma che va dall’A4 (il massimo della qualità) alla G (la classe minima), e il certificato avrà, come adesso, validità di dieci anni.
Un’altra novità riguarda le proposte per il miglioramento dell’efficienza energetica che dovranno essere contenute nello stesso APE redatto da un certificatore riconosciuto. A lui è richiesto almeno un sopralluogo, non solo all’unità immobiliare, ma anche all’intero edificio. Sarà infine istituito il SIAPE, ossia un catasto di APE in cui tutte le regioni dovranno inserire i dati energetici relativi agli edifici del proprio territorio. In un secondo momento, questo “catasto energetico” sarà integrato e congiunto a quello dell’edilizia.