Attestazione per il canone concordato, le novità
Nel dettaglio, le ultime novità introdotte dal decreto Semplificazioni riguardano l'attestazione necessaria per i contratti di locazione a canone concordato. Nello specifico, il decreto Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 giugno ha previsto una norma secondo la quale il documento sarà valido per tutti gli atti stipulati successivamente al suo rilascio, fino a quando le caratteristiche dell'immobile restano invariate oppure cambia l'accordo territoriale del Comune di riferimento.
L'attestazione serve per certificare che il contratto a canone concordato sia in linea con quanto previsto dall'accordo territoriale. In base alle ultime novità, l'attestazione è valida fino a quando non cambieranno le caratteristiche dell'immobile o sarà modificato l'accordo del Comune a cui fa riferimento.
Attestazione obbligatoria per i contratti a canone concordato, cosa cambia
L'articolo 7 del decreto Semplificazioni, "Modifica della validità dell'attestazione per i contratti di locazione a canone concordato", recita: "L'attestazione di cui agli articoli 1, comma 8, 2, comma 8, e 3, comma 5, del decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 gennaio 2017, recante 'Criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, nonché dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per studenti universitari, ai sensi dell'articolo 5, commi 1, 2 e 3 della stessa legge', pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 62 del 15 marzo 2017, può essere fatta valere per tutti i contratti di locazione, stipulati successivamente al suo rilascio, fino ad eventuali variazioni delle caratteristiche dell'immobile o dell'Accordo Territoriale del Comune a cui essa si riferisce".
Come ottenere l'attestazione del canone concordato?
Si ricorda che l'attestazione obbligatoria per l'affitto a canone concordato viene rilasciata dai sindacati degli inquilini o dalle associazioni della proprietà edilizia. A prevederla sono i commi 8 dell'art. 1, 8 dell'art. 2 e 5 dell'art. 3 del decreto del Mit e del Mef, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 62 del 2017.
L'attestazione è necessaria per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per i contratti a canone concordato, per l'applicazione della cedolare secca al 10 per cento e per le riduzioni Irpef e imposta di registro per contratti non assistiti.
Contratto di affitto a canone concordato 3+2
Il contratto di affitto a canone concordato 3+2 è un'alternativa al contratto a canone libero. In questo caso, il canone è predeterminato da accordi territoriali raggiunti dalle associazioni di categoria dei proprietari e dei sindacati inquilini.
Il contratto di affitto 3+2 ha una durata di 3 anni con rinnovo automatico alla scadenza di altri 2 anni. Alla seconda scadenza, locatore e conduttore possono decidere di rinnovare nuovamente il contratto a nuove condizioni oppure possono decidere di disdirlo.