La cosa migliore per avere una casa efficiente dal punto di vista energetico è alimentarla con pannelli fotovoltaici, che possono consentire il solo utilizzo di energia elettrica autoprodotta anche per il riscaldamento. Ecco quindi come riscaldare la casa senza gas in presenza di un impianto fotovoltaico.
Caldaia elettrica
Riscaldare casa con una caldaia elettrica significa installare una caldaia che scalda l’acqua necessaria all’impianto non usando il gas ma delle resistenze elettriche. Una sorta di boiler, ma più potente in quanto serve alle esigenze di una intera abitazione. Il pro è che, appunto, non usa gas e costa meno di una caldaia a gas. Il contro è che spreca molta elettricità, 3-4 volte una caldaia a gas, soprattutto se installata in una casa di ampia metratura. Può essere una buona scelta per una casa vacanza.
Riscaldamento a pavimento
Il riscaldamento a pavimento è una serpentina elettrica che corre a spirale sotto il pavimento, appunto. Risulta molto efficiente nello scaldare gli ambienti: con una temperatura dell’acqua di non più di 40 gradi consente un calore uniforme in tutta la casa (e niente termosifoni che rubano spazio all’arredamento). Tuttavia va considerato il modo con cui si scalda l’acqua, poiché si rischia di incorrere anche in questo caso in consumi molto alti. Una soluzione potrebbe essere scaldare l’acqua con la pompa di calore (vedi sotto)
Riscaldamento a battiscopa
Il riscaldamento a battiscopa può essere un’alternativa al riscaldamento a pavimento qualora questo fosse impossibile da installare, e consiste in tue tubi di rame, uno di mandata dell’acqua calda e uno di ritorno alla centralina, che passano all’interno, appunto, di un battiscopa. Il calore fuoriesce dalla fessura superiore del battiscopa, che può essere installato in orizzontale (come quelli “normali”) o in verticale, in caso debba seguire il profilo di elementi d’arredo che non si possono spostare e che impedirebbero l’irraggiamento del calore. Il vantaggio è che i costi di installazione sono ridotti, funziona con un quantitativo d’acqua molto ridotto, con conseguente risparmio sul suo riscaldamento, assicura un riscaldamento più uniforme e anche un’asciugatura delle pareti perimetrali che le mette al sicuro da muffa e umidità. Lo svantaggio è appunto la possibile difficoltà data dalla presenza di mobili a pavimento. Il riscaldamento a battiscopa può essere anche totalmente elettrico, con i tubi che si riscaldano direttamente senza passaggio d’acqua, o bivalente, utilizzabile cioè sia ad acqua che ad elettricità.
Riscaldamento a pompa di calore
Il riscaldamento a pompa di calore consiste in un sistema che “pesca” energia dall’esterno e la trasmette all’impianto di riscaldamento interno. Il consumo elettrico qui è ridotto in quanto si concentra solo nell’attivazione del compressore e degli accessori. Ciò può avvenire in vari modi:
- Sistema aria-acqua: scalda (o raffredda) l’acqua immessa nell’impianto di riscaldamento scambiando calore con l’aria all’esterno.
- Sistema aria-aria: sempre scambiando aria con l’esterno, immette in casa aria calda o fredda
- Sistema geotermico: scalda (o raffredda) l’acqua che circola in un impianto prendendo calore o freddo dall’acqua di falda o dal terreno.
Caldaia ionica
La caldaia ionica è una nuova tecnologia che produce energia termica tramite scambio di ioni (attivato sempre con energia elettrica). È una nuova tecnologia che non ha bisogno di “collegamenti” con l’esterno e che può produrre anche alte temperature, ma anche i consumi sono più alti, circa 1,5 volte quelli di una caldaia a pompa di calore.
Pannelli radianti
I pannelli radianti sono delle piastre che si possono posizionare a parete o a soffitto, collegabili alla rete elettrica. Una sorta di termosifoni elettrici che tuttavia non scaldano nella stessa maniera e consumano molto di più rispetto ad un riscaldamento a pompa di calore.