In alcuni casi, per non incorrere in problemi di sovraccarico o interruzioni nell'alimentazione è necessario adeguare la potenza del contatore attraverso un passaggio dai canonici 3 kW a 4,5 kW o anche a 6 kW. Questa operazione si rende necessaria soprattutto per coloro che utilizzano spesso elettrodomestici ad alto consumo come pompe di calore, forni elettrici, condizionatori o cucine a induzione. Scopriamo insieme in che modo aumentare la potenza del contatore, quali sono i costi e i passi da seguire.
Cosa bisogna fare per aumentare la potenza del contatore
Se si desidera aumentare la potenza del contatore è necessario conoscere nel dettaglio l’iter burocratico e una serie di passaggi specifici da rispettare per non commettere errori.
Innanzitutto, è fondamentale conoscere la quantità massima di energia che il contatore riesce a gestire contemporaneamente. Ma come è possibile conoscerla? Generalmente la quantità di kilowatt (kW) viene indicata direttamente sul display del contatore oppure è possibile risalire a essa tramite la bolletta dell'energia elettrica.
In secondo luogo, occorre capire in che modo aumentare la potenza del contatore, ed in particolare valutare le esigenze energetiche dell’abitazione al fine di stabilire la potenza appropriata rispetto alle proprie esigenze.
Fatto questo, è necessario rivolgersi al proprio gestore di energia elettrica e procedere con una richiesta formale in cui vengono indicati dati anagrafici e codice POD del contatore. In molti casi è possibile gestire la comunicazione direttamente online, in altri invece occorre recarsi presso un punto vendita autorizzato. Solitamente è possibile portare a termine tali operazioni in un periodo di tempo abbastanza ridotto, in media entro cinque giorni lavorativi. Le operazioni e i costi possono però variare da gestore a gestore anche in relazione a specifiche condizioni contrattuali.
Vediamo nel dettaglio in che modo operano le aziende più note nel settore dell'energia elettrica in Italia. Per procedere con l’aumento di potenza del contatore Enel è possibile effettuare una richiesta in maniera semplice e veloce direttamente nella sezione “servizi” dell’area clienti dedicata. Indicando quale modifica di potenza e tensione si vuole ottenere, è possibile ricevere ed eventualmente accettare il preventivo di spesa ottenuto.
Per l’aumento di potenza del contatore con servizio elettrico nazionale occorre fornire dati e documenti necessari, quali numero cliente, modifiche richieste e modulo di adesione, al servizio clienti che si occuperà di gestire la pratica.
Se invece si vuole procedere all’aumento di potenza del contatore Eni, la procedura è pressoché identica a quella degli altri gestori: una volta presa in carico la richiesta, il servizio clienti si impegna a fornire un preventivo all’indirizzo mail indicato per la variazione della potenza precedentemente indicata nel contratto.
Infine, nel caso di richiesta di aumento della potenza di un contatore A2A, basta visitare la sezione "La mia energia" sull'app MyA2A e avviare la procedura di modifica, che viene effettuata incrementando la potenza in scatti di 0,5 kW fino a raggiungere il valore massimo di 6 kW.
Se l’immobile è dotato di pannelli solari, l’aumento di potenza del contatore può avvenire anche con fotovoltaico ma solo a seguito di accurate valutazioni del personale specializzato.
In generale, l’aumento dei kilowatt ha dei costi differenti in base al proprio contratto e fornitore, solo in alcuni casi è possibile procedere con un aumento potenza del contatore gratis, ma ciò dipende dalle politiche del gestore energetico e dalle promozioni disponibili.
Quanto costa passare da 3 a 4,5 kW
L'aumento della potenza del contatore comporta dei costi che dipendono da diversi fattori, tra cui il gestore energetico, il tipo di connessione in bassa o media tensione e la potenza aggiuntiva richiesta.
Se la propria decisione è quella di modificare la potenza del contatore, è fondamentale sapere quanto costa aumentare i kW. Generalmente l’aumento di potenza contatore da 3 a 4,5 kW è la scelta più comune per adeguare l'impianto elettrico alle nuove necessità di consumo.
Il costo è stimato intorno agli 85 euro, inclusi gli oneri amministrativi, ma come sempre può variare da gestore a gestore. Nel caso di Enel l’aumento potenza da 3 a 4,5 kW ha un costo che si aggira intorno ai 61 euro per kW e la tariffa resta invariata anche nel caso di aumento potenza del contatore Enel da 1.5 a 3 kW. È necessario tenere presente che questi costi sono stabiliti nei contratti e possono variare a seconda delle normative e delle offerte applicate, spesso occorre anche considerare un importo aggiuntivo per la gestione della pratica.
Quanto costa aumentare la potenza da 3 a 6 kW
In molti ci si chiede anche quanto costa aumentare la potenza del contatore se si vuole passare da 3 a 6 kW. Si tratta di una scelta comune nel caso in cui si è soliti utilizzare frequentemente degli elettrodomestici o strumenti ad alto consumo.
Se il proprio gestore è Enel, l’aumento di potenza da 3 a 6 kW può avvenire solo in seguito ad una richiesta formale da effettuare tramite il servizio clienti. Solitamente per un aumento potenza del contatore Enel da 3 a 6 kW il prezzo totale si aggira intorno ai 205,54 euro ai quali si aggiunge un ulteriore importo di 31,12 euro che corrisponde alla tassa amministrativa.
Inoltre, è necessario considerare anche i costi fissi del contatore Enel da 3 a 6 kW che si aggiungono alle spese iniziali e che vanno pagati ogni mese sulla bolletta della luce e sono pari a 6 euro.
Quanto costa aumentare la potenza da 6 a 10 kW
Passare da 6 a 10 kW può rendersi necessario quando le esigenze energetiche di un immobile superano la capacità attuale del contatore e di conseguenza si vogliono evitare rischi di sovraccarico o interruzioni nell'alimentazione.
Ma a quanto ammonta la cifra necessaria per l’aumento di potenza del contatore Enel da 6 a 10 kW? Per le connessioni in Bassa Tensione, la quota è di 77,49 €/kW per la potenza aggiuntiva richiesta, ciò significa che il costo totale si aggira intorno ai 310 euro, ai quali possono aggiungersi eventuali altri costi fissi e di gestione della pratica.
(Da idealista news).